30 anni fa: Sauber-Mercedes campione del mondo Sport

Nel 1990 la Casa tedesca festeggiava con il titolo iridato il suo ritorno alle competizioni automobilistiche.

Dopo l’affascinante  anniversario che lo scorso anno ha celebrato i 125 anni di Mercedes-Benz nelle competizioni automobilistiche, la Casa tedesca festeggia nel 2020 un altro momento eccezionale della sua storia: i 30 anni dal trionfo della Sauber-Mercedes nel Campionato Mondiale Sport.

Nel 1990 il team Sauber-Mercedes vinse in otto delle nove gare del Campionato del Mondo del Gruppo C. Jean-Louis Schlesser e Mauro Baldi si aggiudicarono il titolo piloti con la Mercedes-Benz C 11 campione del mondo costruttori. Come l’anno precedente, Jochen Mass piazzò al secondo posto.

Come già nel primo anno di partecipazione alla serie iridata (1989) con la Sauber-Mercedes C 9 la squadra svizzero-tedesca adottò una livrea argentata per le sue vetture. Questo ritorno delle Frecce d’Argento alle corse era dovuto all’impulso del professor Werner Niefer, allora presidente di Mercedes-Benz AG e vice-presidente di Daimler-Benz AG. Fu per sua iniziativa che le auto da corsa originali blu scuro furono verniciate d’argento, come i loro predecessori di successo che avevano scritto la storia delle corse fino al 1955.

La C 11 era la logica evoluzione della fortunata C 9, che nel 1989 aveva vinyo la 24 ore di Le Mans. Anche la Freccia d’Argento era stata costruita alla Sauber di Hinwil (Svizzera) sotto la direzione del capo progettista Leo Ress. Per la prima volta fu utilizzato un telaio in fibra di carbonio che ha contribuì al peso minimo a vuoto di 870 kg e che offerto anche un alto livello di rigidità. Gli ingegneri della Mercedes-Benz coordinati da Hermann Hiereth avevano ottimizzato il motore V8 turbo a 4 valvole per cilindro di 4.973 cc che durante la messa a punto generò fino a 924 CV (680 kW) e che in condizioni normali di gara e con sollecitazioni erogava 730 CV (537 kW).

Per il Campionato del Mondo Sport del 1990, il direttore sportivo Jochen Neerpasch volle che i piloti più esperti della squadra Jean-Louis Schlesser, Mauro Baldi e Jochen Mass fossero affiancati da giovani piloti molto promettenti. Furono così scelti i primi tre classificati del campionato tedesco di F3: Heinz-Harald Frentzen, Michael Schumacher e Karl Wendlinger. Peter Sauber ricorda: «Frentzen era il più veloce, Schumacher non era quasi per niente più lento, guidava in modo molto coerente ed era molto interessato alla tecnologia già allora. Wendlinger era il più prudente e non voleva rompere nulla».